Il motore di ricerca degli studiosi di Seneca
Personaggio: Arato
Veniet tempus (QNat 7.25). Stoic Philosophy and Roman Genealogy in Seneca’s View of Scientific Progress
analizzando le teorie astronomiche di NTR la concezione del progresso scientifico di S. si rivela profondamente debitrice dell’eredità etica ed epistemologica dello stoicismo originario, perfettamente intonata al provvidenzialismo e legata a un’idea di competizione intergenerazionale necessario all’avanzamento della virtù che non è spontaneo
‘Circolarità virtuosa’ e ‘virtù crudele’: per una pragmatica relazionale nel De beneficiis di Seneca
S. rappresenta la reciprocità del dare e dell’accipere come una circolarità iconicizzata dal mito delle Grazie e contrapposta alla finzione crudele della virtù derivata da una volontà simulata che trasforma il beneficio in iniuria
Laboranti similis. Storia di un omerismo virgiliano
il sintagma laboranti similis è di origine greca (Apollonio, Arato, Omero); sue occorrenze in latino; il furor
Kritische Beiträge
correzioni testuali a vari autori, tra cui PST 51, 13 (pp. 205-206): nella chiusa della lettera si legge a partire da Mureto latronum more, quos filh/taj Aegyptii vocant, in hoc nos amplectuntur, ut strangulent; improbabilità del sostantivo filh/thj (o fhlh/thj); esame delle lezioni stilistas (P) e hostilitas (L): sulla base di uno scolio ad Arat. 110 (dia\ to\ sthliteu/esqai ha il significato di «wegen Räuberei»), sostituire sthli/taj, nel senso di «Räuber», a stili/staj